A destino il 02 Agosto 2022 – 16:24

Federica Z.

A San Marino per Pietro Galassi (anni 66).
Federica Z.

TI PRENDO PER MANO E TI PORTO…

Tante volte ho vissuto le piazze per piangere, non da sola, per condividere un dolore, per chiedere giustizia.
La piazza è il luogo che abitiamo per onorare i lutti collettivi.
Scrive Emily Dickinson:
“Provare lutto per la morte di chi
Non abbiamo mai visto
Implica una parentela vitale
Fra l’anima loro – e la nostra –”

Forse cerco una parentela vitale fra l’anima di qualcuno e la mia.
Forse cerco le ali di tutti i sogni distrutti.

Non so quale fosse il sogno di Pietro Galassi, ma spero solo che fosse felice.
Era nato a San Marino e con la sua laurea in fisica e matematica era diventato professore e preside di un Istituto di Viareggio. Era in pensione e non so se pensasse ancora ai sogni. Forse pensava di fare una sorpresa a sua sorella, che ancora viveva dov’erano nati. Per questo non le aveva telefonato da Bologna, ma l’avrebbe raggiunta presto.

Adesso, caro Pietro, vicino alla tua casa a Borgo Maggiore c’è una lapide che racconta di te come “UOMO DI GRANDE DOTTRINA… VITTIMA DELLA VIOLENZA DISUMANA”. Non so se hai fatto in tempo ad avere paura, o se sei morto con il sorriso di chi si immagina un abbraccio.

Andiamo a bussare alla porta di tua sorella e poi chiamiamo anche i tuoi amici.

[…]
“Aspettami ed io tornerò / ad onta di tutte le morti. / E colui che ormai non mi aspettava, / dica che ho avuto fortuna. / Chi non aspettò non può capire / come tu mi abbia salvato/ in mezzo al fuoco / con la tua attesa. / Solo noi due conosceremo / come io sia sopravvissuto: / tu hai saputo aspettare semplicemente / come nessun altro” (Konstantin Simonov)