A destino il 02 Agosto 2022 – 14:04

Mirca C.

A San Lazzaro, in via Idice 7, per Viviana Bugamelli in Zecchi (anni 23).
Mirca C.

TI PRENDO PER MANO E TI PORTO…

Viviana, ti sei sposata presto, 23 anni, che solfa ti han fatto tutti… ma aspetta dai, sei così giovane… ma voi no, il servizio militare di Paolo, il posto fisso in banca, il tuo lavoro e via… Piano piano avrete un luogo dove abitare, un futuro da costruire…
Io quel giorno avevo quindici anni, ero in Piazzola con il babbo, compravamo assieme musicassette, le vendeva un cantastorie che si chiamava Piazza Marino.
Quel boato fortissimo, mio padre dice che sembra un bombardamento, abbiamo paura, lui pensa alla guerra e ai rifugi, io a quando non mi han fatto uscire da scuola, nel 1977, perché avevano ucciso Francesco Lorusso: la mia scuola media era in centro e in Piazza Aldrovandi, davanti alla Pasticceria dove lavorava la mamma, c’erano i carri armati e i lacrimogeni. Passano i taxi, la gente al mercato urla, hanno messo una bomba alla stazione. Il sabato prima eravamo là alle 10.30. Arrivava Paola, la mia amica di Milano e io e Maurizio, che a Paola moriva dietro, siamo andati a prenderla. Ci eravamo conosciuti al mare, eravamo tornati a Bologna da poco, la nostalgia era forte. Di sera sniffavo la crema abbronzante e leggevo pile di libri.
Però quel boato ha interrotto il rumore del mare, di corsa a piedi fino alla stazione, poi l’orrore, la speranza di una fuga di gas. Poi poi poi… a casa, il telefono che suonava, stiamo bene, sì, stiamo tutti bene. La nonna, che dopo i bombardamenti aveva paura anche dei fuochi artificiali, piangeva piano. Il giorno dopo, assieme alle macerie, era stata distrutta anche la mia adolescenza. Toccava a me.

Sai come cantano i Modena
Quando il ricordo è radice
Custodisce il dolore
Quando il ricordo è radice
Il futuro avrà un fiore.

Resta il profumo di un fiore
Per Bologna e la sua stazione
E il fiore della memoria
Che sboccia in ogni stagione

In questa stagione io…
Ti prendo per mano e ti porto verso la vita, la tua che hai in grembo, che è ancora un segreto per molti ma che c’è, ti porto verso la casa che ancora non vi ha visto sposi perché è tua, dobbiamo pensare ai mobili, alla cameretta, a sistemare i regali che sono ancora a casa dai tuoi genitori. Ti prendo per mano e ti aiuto, hai molto da fare e sei così giovane, poi avrai sonno, quando aspettavo mio figlio avevo tanto sonno… invece devi ballare, balla balla ballerina tutta la notte fino alla mattina, non fermarti…
La tua mamma vuole farti il corredo ma anch’io vorrei regalarti due scarpine, portano fortuna; ti prendo per mano, anzi vi prendo per mano e vi porto a casa, mi offri un caffè e lo prendi con me perché non ti da ancora nausea, C’è anche Paolo, Ci sediamo sugli scatoloni dei regali di nozze, poi li sistemiamo, ti aiuto… ti prendo per mano, stringila… Il futuro avrà un fiore.

Il mio 2 agosto comincia con…

Il mio 2 agosto comincia con
Il bisogno e il dovere di portare a scuola queste storie.
Una passeggiata mano nella mano al tramonto sulla spiaggia con mio marito.
Rosina che voleva andare al mare in treno per non disturbare.
Una conchiglia per sentire il rumore del mare e in lontananza la risata di Rosina
La festa dell’anniversario di matrimonio di Rosina con un brindisi tintinnante.
Con me a 15 anni che mentre sono in Piazzola con mio padre sento un boato e dopo poco capisco che la mia adolescenza è finita.