A destino il 02 Agosto 2022 – 16:34

Sergio M.

A Bologna, in via Verne, per Kai Mäder (anni 8).
Sergio M.

TI PRENDO PER MANO E TI PORTO…

Ti prendo per mano piccolo Kai e ti porto…

“Ti prendo per mano piccolo Kai, ora che dalle parole del tuo papà ho  imparato a conoscerti,  ti prendo per mano ma non ti porto nella tua grande casa di  Sapelloh  come forse  avresti desiderato  (e come,  se  avessi potuto compiere miracoli, nei tanti anni trascorsi da quel giorno tremendo avrei desiderato riportarti anch’io), pur comprendendo l’importanza per te di   rivedere Zwen, che non era venuto con voi per problemi di salute, e   riabbracciare  la nonna a cui volevi tanto bene.

Lo so, caro Kai, che avresti voluto tornare nella tua scuola e salutare i tuoi compagni e dire loro di come ti eri divertito in Italia in quella prima vacanza della tua vita dove avevi finalmente visto il mare di cui ti era rimasto ancora, tra i piedini, qualche granello di sabbia e raccontare quanto avevi giocato  con Eckhardt ed anche con Holger il tuo fratellone che di solito non giocava mai con te ma lì invece lo aveva fatto e si era anche divertito.

So bene che avresti voluto fare tutto questo, lo so… ma io ti prendo per mano e ti porto in una altra scuola tra altri bambini della tua età che parlano una lingua diversa ma che giocano, si divertono, studiano ed amano i propri cari, i propri amici, proprio come te .

Ti prendo per mano e ti porto dentro a questa  scuola che, per l’amore di due Insegnanti, come fossero  le tue zie e per il profondo senso di solidarietà e di umanità di una intera città,  porta oggi il tuo nome, Kai, e quello di tuo fratello Eckhardt .

Ti prendo per mano e dalla stazione , dove non abbiamo saputo difenderti dall’odio, ti porto lì dove saranno l’affetto e la dolcezza del ricordo a vegliarti perché sono certo che sia quello, ora, il luogo più sicuro per te e, mentre ti affido a queste dolci Maestre ai tuoi nuovi compagni ed a tutti quelli che nel tempo trascorreranno su quei banchi i loro primi anni di scuola, avverto nel profondo la sensazione che con loro sarai felice perché il tuo nome, quello di  Eckhardt e la vostra storia adesso vivranno per sempre nel ricordo di tanti  bambini e dei loro genitori.

Ti prendo per mano, dolce piccolo Kai, e ti porto nel mio cuore “

Il mio 2 agosto comincia con…

Il mio 2 agosto comincia con la consapevolezza chiara che quel giorno, dopo trentacinque anni dalla fine della guerra, i continui tentativi di una destra reazionaria di sovvertire lo Stato di diritto , forti della connivenza attiva di apparati pubblici, erano arrivati al punto estremo , con premeditata e disumana ferocia, di colpire nel profondo il principio ed il valore della nostra Democrazia.

Il mio 2 agosto comincia con la constatazione terribile che sono state uccise e ferite persone comuni , ognuna di loro avrei potuto essere io.

il mio 2 agosto comincia con la sofferenza profonda per tutte queste vittime ma ancor più perchè tra esse vi sono bambini ed adolescenti che si erano appena affacciati alla vita con speranza e fiducia nella bontà degli uomini ed il loro futuro era stato invece annullato per sempre proprio da questi .

il mio 2 agosto comincia con la domanda angosciante del perchè , essendo tutto questo accaduto a Bologna dove fortissimo era il senso civico, l’attenzione e la consapevolezza del difficile momento storico che stava vivendo il nostro Paese, non siamo riusciti ad impedire che questo accadesse .

il mio 2 agosto comincia la certezza confortante che ognuno di noi dispone di un antidoto contro tutto ciò , ed è un rimedio semplice alla portata di tutti : mantenere viva la memoria di queste innocenti vittime trasformandole da nomi e cognomi su di una fredda lapide in esseri umani con i sentimenti e le speranze che li animavano e ridando così tutta la dignità che il loro ricordo merita e continuare negli anni questo esercizio di democrazia popolare sapendo bene tutti che senza la memoria storica degli avvenimenti del passato e delle cause che tali avvenimenti hanno generato non esiste un futuro migliore per un Popolo.