A destino il 02 Agosto 2022 – 13:16

Tiziana C.

A Bologna, in via Bentivogli 4, per Romeo Ruozi (anni 54).
Tiziana C.

TI PRENDO PER MANO E TI PORTO…

C’era
C’era una volta
C’è

Tic-tac, tic-tac, tic-tac
Ma che ora è?
E di che giorno?
E di che mese?
E di che anno?
Indicibile il tempo, indicibile.
Perché il sole è giallo
e il mare è blu?
Perché il gatto fa miao
e il cane fa bau?
E così all’infinito…
Perché?
Perché?
Perché?
Perché nessuno soddisfa la mia ricerca di verità?
Perché a 54 anni?
Perché sei sempre in anticipo nei luoghi dell’attesa?
Il tuo treno doveva arrivare soltanto alle 11.58.
Perché?
No.
No.
Non a me.
Non è successo a me!
Sono salva!
Salva?
Salviamoci insieme stavolta!
Abbiamo due strade per chi sopravvive.
Cercare di dimenticare
perché la ferita deve essere richiusa
e onorare senza tante pretese
perché da qui non si parte.
Oppure
Cercare di ricordare
perché dalla ferita nascano fiori nuovi
che producano impatto e silenzio
come i nomi delle tue figlie.
Silenzio.
C’è l’immensità emanata dal silenzio
nell’identità di un fiore.
In una fede al dito con inciso il nome di tua moglie e una data, la vostra.
In un bacio non dato.
Negli abbracci che si chiamano “famiglia”, la tua.
Nelle regioni dei rimorsi e dei rimpianti.
In quella casa dove è gioia ritornare ogni volta.
Siamo passeggeri per non so ancora dove.
Abbiamo ancora tempo per fare le valigie.
Rimaniamo, io e te, sospesi in quest’attimo eterno.
Siamo l’unica cura alla fine del tempo.
Salviamo la nostra memoria.
Il soffio di un respiro in un ricordo.
Perché tutto accade forse per caso
e a volte non c’è nessuna colpa
se non l’indifferenza di noi a noi stessi.
C’è ancora un binario
due rette parallele
che portano all’infinito.
C’era
C’era una volta
C’è
Nonostante tutto
onorare
sempre
la vita che ha dato.
Tua figlia è ancora lì che aspetta la tua mano e la ritrova nei tuoi insegnamenti.
Ti lascio ora,
tornerai a casa con lei.

Il mio 2 agosto comincia con…

Il mio 2 Agosto comincia con…non non a me, non è successo a me. Sono salva! Salva?

Il mio 2 Agosto comincia con…un interrogativo senza una giustificata umana risposta: perché? Perché il sole è giallo e il cielo è blu? Perché il gatto fa miao e il cane fa bau? E potremmo, o meglio, i bimbi potrebbero continuare così per ore. Questa fase è legata alla naturale curiosità dei piccoli: vedono avvicinarsi i nuvoloni neri del temporale e chiedono che cosa stia succedendo. È una curiosità rispetto a stimoli nuovi oppure incompresi.
E quello del 2 Agosto per me è un perchè senza risposta.
Continuo da anni a chiedere “perchè” ma nessun adulto soddisfa la mia ricerca di verità.

Il mio 2 Agosto comincia con…un treno che continua a far viaggiare sogni, speranze, aspettative e con una sala di attesa che aspetta noi in attesa degli accadimenti della vita.
Entrambi sono recipienti vuoti e siamo noi con i nostri destini a raccontarli o a volte solo loro a raccontare noi.

Il mio 2 Agosto comincia con…una data: febbraio 2022. Oggi è toccato a me, senza se e senza ma. Oggi ha un nome preciso “tumore”. Nell’agosto 1980 “strage”. Possiamo chiamarli destini.

Il mio 2 Agosto comincia con…Tic Tac, tic tac, tic tac. Ma che ora è? E di che giorno e di che mese e di che anno? Indicibile il tempo…indicibile…
1980
1982
1987
1999
2000
2022
E’ sempre il tempo giusto per ricordare.

ADESSO TOCCA A ME

Adesso tocca a me
cercare di dimenticare
perché la ferita aperta deve essere richiusa
e onorarmi senza tante storie
perché da qui non si parte.
Oppure.
Adesso tocca a me
cercare di ricordare
perché dalla ferita nascano fiori nuovi
che producano impatto e silenzio.
Silenzio.
C’è l’immensità emanata dal silenzio nell’identità di un fiore.
Siamo passeggeri per non so ancora dove.
Perché tutto accade forse per caso
e a volte non c’è nessuna colpa
se non l’indifferenza
di me a me stessa.
Abbiamo ancora tempo per fare le valigie.
rimaniamo sospesi in quest’attimo eterno
siamo l’unica cura alla fine del tempo.
Adesso tocca a me
ascoltare la mia ferita
piangere in un coro di ferite
e riconoscerla nell’ascolto.
Adesso tocca a me
onorare
sempre.