A Destino / 85 viaggi da compiere Wed, 03 Aug 2022 14:09:54 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.0.2 Cinzia B. https://dueag.studiosbs.com/a-destino/cinzia/ Wed, 03 Aug 2022 12:46:26 +0000 /?p=2411 A Minden per Margaret Röhrs in Mäder (anni 39).

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TI PRENDO PER MANO E TI PORTO…

Ancora non sapevamo che ci sono cose che si possono perdere e mai più ritrovare. La felicità è restia e quando arriva è leggera e breve.
Solo per un attimo o poco più.
La vacanza della vita, della vostra vita; attraversare i giorni di quella stagione senza alcuna bussola. Senza sapere nulla di ciò che sarebbe accaduto.
Dopo 17 anni di matrimonio, la prima vacanza, alla metà di luglio, per due settimane; così si va in Italia; un lido solingo, adatto a voi cinque, nell’oro intenso dei campi arsi dalla calura, nel verde litoraneo che sfocia nel mare. I lidi ferraresi sono una rinascita. Solo per un attimo o poco più.
Era un solo istante la vita, un momento illuminato, doloroso e struggente. L’estate più amara.
La serenità arriva a Bologna; c’era il bar della stazione che ronzava di gente. Dopo, un boato, il dolore e la ferita.
Bologna è ferita; è di lacrime insanguinata.
La vita non aspetta. Non aspetta mai.
I luoghi hanno un legame segreto con la memoria. A noi, quel legame, non viene svelato fino a quando siamo ormai lontani da quel tempo e da quello squarcio. Fino a quando, in un momento inatteso, i ricordi, con la nostra tenacia, cominciano a riemergere dagli abissi del passato come brandelli martoriati rimasti sotto le macerie troppo tempo.
C’è sempre un momento in cui bisogna accettare l’idea del ritorno. Per andare oltre. Adesso, Margret, si torna in Germania.
Certo, forse ci incontriamo, ma
là dove mi hai lasciato,
là non mi trovi più.

Il mio 2 agosto comincia con…

il mio 2 agosto comincia con conoscere la storia di Nazzareno Basso ormai a memoria;
il mio 2 agosto comincia con Licio Gelli nella puntata di Blu Notte con Carlo Lucarelli;
il mio 2 agosto comincia con Mambro e Fioravanti che si dichiarano innocenti e ciò stride parecchio;
il mio 2 agosto comincia col diventare bolognese anche non per nascita;
il mio 2 agosto comincia con un caldo soffocante d’inferno nel 1980 così come nel 2017.

 

 

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Riccardo B. https://dueag.studiosbs.com/a-destino/riccardo-3/ Wed, 03 Aug 2022 12:46:20 +0000 /?p=2415 A Minden per Eckhardt Mäder (anni 14).

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TI PRENDO PER MANO E TI PORTO…

《C’era una volta… la scuola. La scuola ha il tuo nome… un nome biondissimo… a brandelli. Dunque ci sei? Poteva accadere.
Doveva non accadere.
Ai tedeschi piace l’Italia, Pomposa è agreste, è una semplicità romanica… giocare in spiaggia a pallone; ma ti prendo per mano e ti porto a vedere anche la mia Bologna: è turrita, rossa, è torrida d’estate… è è è… BUUUM!!!
Ma… questa non è Bologna, è una notte nera, c’è il sangue ovunque… Ti sbagli!
Oggi, stazione di Bologna, 2 agosto di questi anni, ore dieci e venticinque del mattino, tutti sono allegri perché partono e faccio finta di partire anch’io…
Arriverò dove volevi andare, tornare a casa tutti assieme…
Ok, Deutschland Über Alles, ma tanto sai che finisce 4-3 e adesso tocca a me! Stavolta vengo io con te in Germania!》.

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Sonia A. https://dueag.studiosbs.com/a-destino/sonia/ Tue, 02 Aug 2022 19:00:11 +0000 /?p=2206 A Delèmont per Irene Breton in Boudouban (anni 61).

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TI PRENDO PER MANO E TI PORTO…

” Sono le 10.25.
È caldo oggi, vero?
Intorno a te, polvere, urla, sirene.
Tu forse non hai sentito, ma qualcuno ti chiamava… una bimba di 6 anni che ha visto quella strage… io.
Ora sono qui, da grande e ti prendo per mano.
Dai!

Ti sto chiamando

E questa volta allungo la mano
È caldo, lo so.

Allunga la mano, un braccio, fatti sentire, non ti faccio niente, non temere, dai!

Esci da lì, respira, respira. Puoi farlo!
Hai paura? Non sai dove sei?

Siamo a Bologna
Stazione di Bologna.

Chissà come sarebbero stati questi anni se si fosse saputo perché eri qui. Se ci fosse stata una tua foto. Questa strage ti ha tolto anche un’identità, io ho avuto l’opportunità di ridonartela.

Ma adesso, vieni con me.
Io? Sono contenta di conoscerti, sorrido, canto, come se io e te ci conoscessimo da sempre.

È come quando, per il tuo compleanno, arriva una tua cara amica. Forse non c’entravo niente con la tua vita, ma ora, sei tu che c’entri con la mia.
Non preoccuparti adesso, va tutto bene, non sono più le 10.25.
Andiamo a casa. Ti ci porto io.”

Il mio 2 agosto comincia con…

Il mio 2 agosto inizia pensando all’orologio che si è fermato alle 10,25.

Il mio 2 agosto inizia sentendo un’aria pesante, sapendo di un’ingiustizia grande. A cosa è servito?

Il mio 2 agosto inizia chiedendomi: ” cosa c’ entro io, ancora una volta” e me lo canto, me lo canto….

Il mio 2 agosto inizia pensando a quando sono stata sotto l’orologio della stazione, per 11 volte, raccontando una vita.

Il mio 2 agosto inizia portando a compimento un viaggio.

ADESSO TOCCA A ME

” Adesso tocca a me….
Portare a compimento un viaggio. Quanto rumore, quanto dolore, nessuno che si conosceva.
Tocca a me, oppormi alle ingiustizie, fare voce a chi non ne ha avuta.
Sono d’accordo con voi, basta, ladri e gendarmi, basta, odio e violenza, ne’ soldati, ne’ armi, ne’ valigie esplosive.
Mi deridono se continuo a cercare la verita’ ma so’ che non è un’invenzione e neanche un gioco di parole.
Se qualcuno però ci ha rinunciato, è più pazzo di me. “

( Tratto da” L’isola che non c’è” )

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Nada M. https://dueag.studiosbs.com/a-destino/nada/ Tue, 02 Aug 2022 18:57:01 +0000 /?p=2169 A Baragiano per Pio Carmine Remollino (anni 31).

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TI PRENDO PER MANO E TI PORTO…

Carmine. 

Sai, ti conosco da poco, mi hanno detto che sei un tipo taciturno, eh? Non hai  idea di quanto a me invece piaccia parlare. Sai forse avrei voluto conoscerti dopo. Dopo aver trovato la verità per dartela come dono. Sarebbe stato un ottimo regalo di benvenuto, non credi? Ma mi accontenterò di portarti in viaggio con me.

Ah sì, mi sono dimenticata di dirti che ti porto con me in posto che sicuramente conosci. Ti prometto che nessuno ti riderà alle spalle, o ti dirà che dovevi fare meglio. E se pensi che ti abbiano dimenticato, sbagli di grosso. 

Ti voglio proprio portare a casa. Quella casa che forse non sentivi più tua. 

Sai mi è venuto adesso il dubbio che forse non è il primo posto dove vorresti andare. Ma se vuoi ti posso portare al mare? 

Però no. Dai, basta stare fuori dal mondo. 

Guarda,  non è fantastico? Sei di nuovo qui. Di nuovo in viaggio. Qui a Bologna. 

Sai, forse qui fa un po’ troppo caldo, ma vabbè, tanto ci stiamo per poco, il tempo di prendere il treno. E ti prometto che il treno questa volta partirà. 

Quante promesse, eh?! Da una sconosciuta poi, da una che stringe a sé i frammenti di ricordi che non le appartengono.

 

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Francesca M. https://dueag.studiosbs.com/a-destino/francesca/ Tue, 02 Aug 2022 18:16:29 +0000 /?p=2678 A Marina di Manduria per Luca Mauri (anni 6).

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TI PRENDO PER MANO E TI PORTO…

Prendere il treno è quasi romantico, certo, quando non sei abituato a farlo, quando non lo fai magari tutti i giorni per andare a lavorare. A me piaceva molto prendere il treno quando ero bambina per esempio, adesso non poi così tanto. Mio nonno a volte mi portava alla stazione di Bologna, per vedere i treni partire. Li guardavamo dall’alto, da viale Matteotti. Lui, con tanti anni più di me, lo trovava ancora romantico.
Io invece adesso sono sempre un po’ scocciata all’idea di dover prendere un treno. Ancora di più mi scoccio se devo prenderlo in estate, magari in agosto, con il caldo che c’è in questa città. E posti come le stazioni, con tutta quella pietra e quel metallo che surriscaldano ancora di più l’aria che fatichiamo a respirare, sono davvero mete poco accattivanti per me.
Pensa a quanto caldo poteva fare nella stazione di Bologna quel giorno. Sicuramente alle 10 le brezze notturne si erano già spente, era già iniziata un’altra giornata torrida. Magari Luca pensava che peggio di così non poteva proprio essere. Era lì per sbaglio, insomma, il tamponamento in autostrada non era previsto nei piani della vacanza. E poi questo caldo, probabilmente rimpiangeva già la sua Tavernola, vicina al lago, un posto più fresco senza tutta questa pietra e questo acciaio. Ma in un modo o nell’altro giù a Marina di Manduria ci dovevano arrivare lui e la sua famiglia, così eccoli alla stazione di Bologna, alle 10 del mattino del 2 Agosto 1980, dopo una notte d’inferno tra carri attrezzi e officine e posizioni scomode sul sedile dell’auto che certo non è pensato perché uno ci dorma dentro, eccoli i tre Mauri di Como che ce la mettono tutta per fare in modo che la loro vacanza non si guasti.
Evidentemente non era abbastanza torrida quella giornata. Alle 10:25 qualcuno ha alzato ancora la temperatura. Evidentemente Luca non ha rimpianto abbastanza Tavernola e il suo lago. Alle 10:25 era ancora alla stazione di Bologna determinato ad arrivare a Marina di Manduria e il suo mare.
Chissà però che non ho sbagliato tutto, chissà che magari Luca non era affatto stanco. Magari quella notte era riuscito a dormire in macchina, magari sua madre gli aveva tenuto la mano ed era riuscito a confortarsi e a prendere sonno. Magari a lui non interessava molto di che fine potesse fare la loro macchina, anzi magari era grato a chi li aveva tamponati perché così avevano potuto ripiegare sul treno, che magari lui non aveva ancora mai preso e magari come me, quando avevo la sua età, trovava l’esperienza carica di novità ed emozione.

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