A destino il 02 Agosto 2022 – 16:29

Giulia G.

A Ravenna per Domenica Marino (anni 26).
Giulia G.

TI PRENDO PER MANO E TI PORTO…

Incontrarti è stato come fare un salto indietro nel tempo.
Rivedermi piccola in campagna a casa dei miei nonni ancora vivi, i miei genitori ancora giovani, la TV in bianco e nero che non funzionava mai, senza il telefono, perché a cosa serve quando si è in campagna?
Una giornata già afosa dal primo mattino, la vicina che si affaccia da sopra il cancelletto del giardino, dove ci sono gli iris e le giunchiglie della nonna… hanno messo una bomba, è saltata la stazione di Bologna… Oddio dov’è lo zio? Doveva raggiungere la sua famiglia al mare in treno… ha preso la macchina… grazie a Dio è salvo.

Quella maledetta TV che non si vede… l’antenna non funziona mai…, prova a spostarla… c’è sempre questo rumore di sottofondo così fastidioso, non si sente il telegiornale… bimbi state zitti…
Il primo atto di violenza brutale che si mostra ai miei occhi di bambina.
Nonno, perché? Chi è stato?
“Il mondo può essere cattivo ma tu rimani sempre dalla parte dei buoni e non te ne pentirai mai… un giorno capirai”.
Il mondo era già cattivo nel 1980 quando la televisione era ancora in bianco e nero e non esistevano i cellulari…

Tu eri lì, cara Domenica, dovevi andare al mare ed invece eri lì.
Dammi la mano Mimma, saliamo su quel treno che oggi arriverà puntuale, andiamo a vedere Ravenna e poi ti porterò a vedere un mare diverso dal tuo,  più brutto, ma ti sembrerà lo stesso bello con le sue spiagge ordinate e riderai a vedere l’omino che gira in spiaggia con un leoncino e fa le foto ai bambini…
Andiamo a vivere insieme giorni per te nuovi, liberi dalla fatica che ti accompagna tutti i giorni, dal sacrificio e dalle costrizioni quotidiane.
Non pensare per un momento a quello che hai lasciato a casa, a tutti quei fratellini da sfamare, in un’ora saremo al mare e potrò farti assaggiare un gelato che ti sembrerà il più buono della tua vita… ma io saprò che quello che gusterai sarà solo il sapore della libertà e della spensieratezza… anche solo per pochi attimi…

Amore mio come faccio a raccontarti di Mimma e del suo diritto di vivere pochi attimi di libertà? Come faccio a spiegarti che il mondo era già cattivo quando tua madre aveva la tua età? 
E’ difficile e la commozione e la paura per te mi chiudono la gola… proverò… ma tu rimani  sempre dalla parte dei buoni.