A destino il 02 Agosto 2022 – 13:42

Giulia F.

A Bologna, in via dello Smistamento 11, per Onofrio Salvatore Zappalà (anni 27).
Giulia F.

TI PRENDO PER MANO E TI PORTO…

Da Bologna a Messina ci sono 1047 chilometri
Da Messina a Copenhagen 2500 

A Onofrio Zappalà non spaventano le lunghe distanze. 

E quindi già ti vedo! 

Ti vedo fermo sul marciapiede del primo binario, con l’abito da lavoro. 

Ti togli il cappello per asciugarti il sudore con un fazzoletto, presto arriverai allo scalo San Donato per iniziare il turno e domani rivedrai finalmente Ingeborg.

Poi ti vedo ancora, ma più lontano. Sei insieme a lei sul canale del Nyhavn, insieme ai turisti, a guardare le barche ormeggiate. E’ appena iniziata l’estate, è sera, ma il sole splende ancora alto. 

Vi vedo ad Amagerstrand, in spiaggia, siete arrivati in bicicletta. Il Mare del Nord è freddo e tu non riesci a stare in acqua per più di qualche minuto. Bisogna avere il fisico bestiale per abituarsi a quelle temperature.

Vi vedo mangiare un dolce alla cannella al Lagkagehuset, in quella pasticceria che è la vostra preferita.

Vi vedo in un concerto a Christiania con gli amici di Ingeborg che hanno portato un’acquavite fortissima e se la bevono a grandi sorsi.

Vi vedo una coppia con uno sguardo sul mondo, aperta e felice. 

Poi ti vedo di nuovo, come un lavoratore indefesso, a macinare distanze per un posto fisso, a rinunciare agli agi famigliari e ad un sogno di vita. Ti vedo che guardi l’orologio in attesa.

Quanti km ci sono tra la stazione di Bologna e lo scalo di San Donato? Solo 5.

Vado io a San Donato, tocca a me riprendere il tuo viaggio, anche se non so chi sei, ma come me volevi andare a vivere altrove, in un luogo che fu tuo, ed anche il mio. Tocca a me ricucire il filo spezzato del tuo viaggio perché di te rimanga il ricordo, siamo anche noi figli di quella strage, di quella verità nascosta, di quel gesto sconsiderato. 

Tocca a me perché dobbiamo far entrare un po’ di luce in quella crepa buia.

È il 2 agosto… dove siete?

Vi ho visto allontanarvi sui viali di Bologna tenendovi per mano.

ADESSO TOCCA A ME

Adesso tocca a me
Riprendere il tuo viaggio lasciato incompiuto, dov’eri rimasto? In quella mattina d’agosto bruciata dal sole, vestito con gli abiti da lavoro mentre aspettavi il tuo treno di fine turno.
C’era chi diceva “c’è una crepa in ogni cosa, ed è così che entra la luce”
La bomba del 2 agosto ha lasciato una crepa su Bologna e sull’Italia intera. Dal Trentino alla Sicilia, il volto di ogni vittima riempie quella ferita. Quella crepa è diventata un buco nero, tanto è fitto il buio, tanto oscuro è stato il cammino verso la verità.

Adesso tocca a me
Che voglio ricordarti, anche se non so chi sei, ma come me volevi andare a vivere altrove, in Danimarca, dove avevi trovato Ingeborg con cui avresti dovuto iniziare una vita insieme

Adesso tocca a me
Riprendere per poche ore il filo spezzato del tuo viaggio perché possa servire a ricordarti e a tenere viva quella memoria perché siamo anche noi figli di quella strage. Figli di quella verità nascosta, di quel gesto sconsiderato.
Adesso tocca a me
Perché dobbiamo far entrare un po’ di luce in quella crepa buia