Preferisco i posti a metà, vicino alla porta centrale. Da lì si vede bene.
Alcuni ormai li conosco perché prendono il 37 tutti i giorni, intorno alle 10 di mattina, come me.
Il matto della Cirenaica che dispensa saggezza ad ogni frenata un po’ più brusca; la donna dai vestiti bizzarri e lo sguardo triste che non si siede mai; la ragazza con gli stessi stivaletti grigi anche quando fuori ci sono 35 gradi; la madre con due bambini piccoli, forse africana, forse preoccupata, forse solo stanca; e quel paio di occhi neri, irraggiungibili… mi chiedo come possa sopportare questo caldo sotto il velo… mi chiedo come si possa semplicemente sopportare.
Poi ci sono le comparse. Salgono, timbrano, si scambiano il calore dei sedili, i più fortunati anche un sorriso, e scompaiono per sempre. C’è una signora con il vestito buono e i capelli in piega che mi racconta che alle 11.30 ha una visita dal medico in Via Marconi ma è sempre meglio andarci prima; e le donne del venerdì, quelle cha camminano svelte con il carrellino per la Piazzola. Qualcuno urla in vivavoce, incurante di chi, come me, si gira dalla parte opposta per non ascoltare. E sparsi qua e là gli studenti dell’Alma Mater, provvisti di zaini, speranze e borracce penzoloni. Un ragazzotto, spavaldo nelle sue sneakers immacolate, fissa insistentemente quelle che, ci scommetto, sono delle commesse: unghie, trucco e capelli impeccabili. Loro non si alzano mai se c’è una persona anziana. Si alza sempre quello che non me lo sarei mai aspettato, quello che altrimenti non avrei notato.
E poi i turisti con i trolley e la mappa sul cellulare che mi chiedono se è l’autobus giusto per la stazione dei treni… “La Stazione Centrale? Certo, è la fermata dopo la mia.”
Avevo 14 anni nel 1980.
Ricordo solo le immagini alla televisione… montagne di detriti… e tanta gente… anche Pertini.
Oggi Bologna non è più così lontana come mi sembrava allora.
Oggi faccio parte di questa città della quale, ne sono sicura, ti saresti innamorato anche tu, Roberto, se solo avessi fatto un giro in centro aspettando la coincidenza…
Oggi ti porto con me a guardare la vita di ogni persona che sale sul 37.
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