Cara Angela, oggi ho deciso di venire anch’io in stazione a prenderti insieme a tuo fratello Leo Luca e alla sua ragazza Antonelli Ceci. Volevo farti una sorpresa e arrivare con un vestitino a fiori comprato al mercatino qua, ma poi ho pensato che sarebbe bello andarci insieme, così ti mostro anche la città. Ti farò da cicerone, come ti piace scrivermi quando ti racconto la mia Bologna. So che starai poco ma vorresti divorarla la mia città che da un lato ti spaventa un po’ perché troppo emancipata rispetto al tuo paesino, Altofonte, in Sicilia e dall’altro ti affascina e incuriosisce tantissimo. Ti porterò al Dams, l’università del Cinema e del Teatro che frequento dove si tengono le lezioni quelle di cinema che ti fanno sognare tanto. Poi andremo in piazzola e ti sceglierai un bell’abitino alla moda che mostrerai con orgoglio ai tuoi genitori e amici, e infine rideremo di gusto sotto i portici assolati in centro. Siamo giovani, siamo ingenue… abbiamo tutta la vita davanti.
