TI PRENDO PER MANO E TI PORTO…
Apri gli occhi in un mattino di agosto e senti il rumore del mare. Mentre una dolce brezza marittima ti accarezza la pelle, realizzi che è il tuo ultimo giorno di vacanze ed è ora di tornare. Con la voglia di rivedere i tuoi amici, ti incammini per prendere il treno di ritorno.
Guardando oltre il finestrino ripensi ai tuoi programmi: magari è meglio avvisare Vittorio che per l’una sarai da lui. Per fortuna a Bologna il treno si ferma e c’è tempo per una telefonata. lo apro gli occhi in questa mattina di agosto e sento l’afa della mia città. Anche io oggi prendo il treno da qui, da Bologna. Salgo sul tuo stesso vagone e mi siedo accanto a te. Raccontami:
come sono state le tue vacanze?
Non torni a casa da tanto tempo. Due settimane si sono trasformate in quarantadue anni.
Come mai non sei più tornato?
Chi ti ha impedito di riprendere il treno?
Non lo sai. Non lo so nemmeno io ora.
