A destino il 02 Agosto 2022 – 14:23

Clio A.

A Bologna, via Audinot 34, per Mario Sica (anni 44).
Clio A.

TI PRENDO PER MANO E TI PORTO…

Non ho mai avuto il coraggio di andare in stazione il 2 agosto.
Non ho mai avuto il coraggio di presentarmi a quel dolore, al centro di quella ferita, al cospetto di chi porta quella cicatrice.
Ho paura di incrociare lo sguardo di chi ha visto quella cosa.
Ho paura dei racconti, delle testimonianze, delle memorie.
Quella cosa lì un bolognese non sa dove metterla.
Magari non c’era nemmeno al mondo quel giorno, magari è nato molto tempo dopo. Quella cosa lì si sente e si vede anche se fai finta di non saperla.

Mi fa paura, mi manca il coraggio e non ci riesco a parlare di quella cosa lì. Eppure lo so che c’eri tu, c’erano gli altri e c’era il mondo che viveva, parlava si muoveva come vivo, parlo e mi muovo io tutti i giorni.
Ti vorrei prendere per mano, un secondo prima e dirti “scappiamo via”.
E poi vorrei dirti che non so perché ho scelto te, era destino così.
E poi vorrei fermare il tempo e salvarli tutti, e dirlo a tutti di scappare via, perché questo faccio di solito, scappo dal dolore.

Alla fine io non c’ero al mondo quel giorno lì, se ci fossi stata non ti avrei trovato, non avrei potuto fermare il tempo e non avrei salvato nessuno perché nella realtà è impossibile fare le magie.

Questa volta prendo coraggio, prendo la paura, prendo te e ti accompagno dove saresti dovuto tornare.
Ti ci accompagno per mano con la nostra valigia bianca e ti prometto che smetterò di nascondermi dal dolore.
E dopo che ti avrò accompagnato tornerò a casa mia che, sempre per destino, è a qualche passo da quella che era casa tua.

Ti voglio bene.