A destino il 02 Agosto 2022 – 18:27

Daniela G.

A Ostra per Angelica Tarsi in Sacrati (anni 72).
Daniela G.

TI PRENDO PER MANO E TI PORTO…

Ciao Angelica, sono venuta qui per te.
Dammi la mano, ti aiuto a rialzarti. 
È tutto finito, puoi alzarti in piedi.
Ce l’hai fatta, sei riuscita a salvare tuo nipote.
È stato in ospedale per giorni ma è vivo.
Ecco, ora ha una famiglia, un lavoro, ormai è un uomo.
Adesso puoi alzare lo sguardo da lui e camminare orgogliosa di te, di lui. Puoi scrollarti di dosso il peso delle macerie, il peso del terrore.
Prendi la mia mano, insieme andiamo nel posto in cui sei nata.
Che bello il tuo paesino adagiato sulla collina, saliamo sulla torre? Da lì si vede Senigallia.
Qui voglio lasciarti, nella serenità di questo paesaggio sterminato, dove risuonano i gridi degli uccelli.
Io torno giù, nella realtà, a fare la mia parte, la nostra parte.
Fare parte di qualcosa.
Qualcosa di più grande, qualcosa che tenacemente tiene il capo del filo di una memoria dove all’altro capo ci sei tu, voi.
Insieme a me, a noi, ci sono anche le tue nipoti.
Immagino che tu ne sia orgogliosa.
Come ho immaginato di fare questo viaggio con te.
Ciao Angelica, è stato un piacere… ogni tanto tornerò a trovarti, me lo permetti?
Eccoci: adesso è il momento della tua pace, tu hai fatto la tua parte, ora tocca a noi.
Resteremo noi a tenere viva la memoria e a cercare la verità.
Tuo figlio, altri sopravvissuti e parenti delle vittime hanno creato una associazione, che si è posta l’obiettivo di mantenere viva la memoria e cercare tutte le vie legali per trovare i colpevoli.
Adesso anche le tue nipoti ne fanno parte.
Sicuramente lo sai e sarai orgogliosa di loro. Non ti hanno dimenticato e non lo faranno. Lottano per la verità.
Ciao Angelica è stato un piacere fare con te questo viaggio!